Francoforte, 31.03.2020. In periodo di emergenza da Coronavirus, lo studio legale Dolce & Lauda ha pubblicato un’esaustiva scheda riassuntiva sulle norme tedesche, sulle disposizioni dell’Agenzia del Lavoro tedesca e sul diritto del lavoro per le aziende e professionisti italiani che operano in Germania. ITKAM – Camera di Commercio Italiana per la Germania ne riprende gli aspetti principali per informare sulle disposizioni fondamentali e rilevanti.
Il primo tema che di interesse per la business community italo-tedesca riguarda il diritto del lavoro tedesco, in particolare l’applicazione della cassa di integrazione.
Domanda: In regime di quarantena, quali aspetti fondamentali devono conoscere il datore di lavoro e il dipendete?
Fintanto che non ci sono casi sospetti nell’azienda e non vengono diagnosticate infezioni, rimane l’obbligo generale di assistenza del datore di lavoro e deve quindi adottare misure adeguate a protezione della salute del dipendente.
Se un dipendente viene messo in quarantena da un’autorità o se viene imposto un divieto ufficiale di lavoro, la legge tedesca sulla tutela dalle infezioni prevede per il datore di lavoro il diritto al rimborso da parte dell’autorità che ha impartito l’ordine.
Domanda: Quando e come può essere applicata la cassa integrazione?
Se il numero di casi sospetti o accertati nell’azienda aumenta, se il carico di lavoro si riduce significativamente, se l’attività non può più essere svolta o se le autorità ordinano la chiusura dell’azienda, si pone la questione della retribuzione dei dipendenti.
Dopo aver considerato il mantenimento del flusso operativo e i rischi associati, il datore di lavoro deve garantire al dipendente la retribuzione invariata oppure può disporre la cassa di integrazione. Prima di introdurla, è bene esaminare se è possibile la riduzione degli straordinari o la concessione delle ferie per i periodi di crisi.
Il governo tedesco ha stabilito fin dall’inizio la strada da seguire per facilitare alle aziende l’utilizzo del lavoro a orario ridotto, soluzione che può offrire vantaggi per la gestione della crisi. L’entità della riduzione dell’orario di lavoro può variare a seconda del dipendente. Attualmente l’indennità per lavoro ridotto può essere percepita solo se almeno un terzo dei dipendenti dell’azienda o di un reparto dell’azienda subisce una perdita di guadagno superiore al 10% ciascuno. Secondo il nuovo Decreto Legge del Governo Federale entrato in vigore il 14.03.2020, in futuro sarà sufficiente che almeno il 10% dei dipendenti sia interessato dal lavoro a orario ridotto invece che un terzo.
Nel caso in cui sia il datore di lavoro a mettere i dipendenti in quarantena domestica come misura preventiva per evitare il rischio di infezione, non sarà prevedibilmente coperto a causa dell’attuale interpretazione prevalente da parte dell’Agenzia del lavoro.
Domanda: quali sono i requisiti dell’indennità di cassa integrazione?
La riduzione dell’orario di lavoro dovuta alla pandemia da Coronavirus deve essere temporanea e inevitabile. Deve essere data massima priorità a modifiche lecite e variazioni dell’orario di lavoro. Ciò può significare che non solo i saldi a credito devono essere ridotti, ma anche i saldi negativi devono essere accumulati prima di poter richiedere un’indennità per brevi periodi di tempo.
Si deve inoltre tener conto di una serie di requisiti operativi e personali, come la conservazione del rapporto di lavoro. Infine, il datore di lavoro deve informare debitamente l’Agenzia del Lavoro della diminuzione di lavoro.
Domanda: A quanto ammonta l’indennità di lavoro di cassa integrazione e per quanto tempo viene erogata?
A seconda degli obblighi di mantenimento familiare, l’indennità di lavoro a tempo parziale è pari al 60 o al 67% della differenza di retribuzione netta. La durata massima del diritto è attualmente di dodici mesi. Può essere prorogato fino a 24 mesi con provvedimenti emessi dal Ministero Federale del Lavoro.
Se l’orario di lavoro non viene ridotto a zero, il datore di lavoro continua a pagare la retribuzione per la restante base dell’orario di lavoro insieme ai contributi previdenziali.
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A questo link trovate il programma, per partecipare bisogna iscriversi entro le ore 16.00 del giorno 29.04.2020 , inviando una mail a a.trombetta@dolce.de
Si riceverà una mail di conferma con un link. Cliccando sul link si potrà partecipare all’evento.
Per leggere il rapporto completo e per ottenere maggiori informazioni si invita a visitare il blog dello studio legale Dolce & Lauda.
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